Fotogallery Helga Bernardini
I Tre Allegri Ragazzi Morti approdano finalmente all’Alcatraz (il 16 Aprile), per presentare “Il sindacato dei Sogni”, il loro ottavo album in studio. Li abbiamo attesi con ansia, perché sapevamo bene quanto sarebbe stato divertente e intrigante fotografare un loro live.
Ironici, colorati e rigorosamente in maschera, i TARM sono un pilastro della scena alternativa italiana dalla fine degli anni ’90 .
Il nuovo lavoro è un omaggio esplicito al rock psichedelico (il titolo è la traduzione letterale del nome della band californiana “Dream Syndicate”) e arriva a tre anni dal precedente, Inumani, pubblicato sempre da La Tempesta, l’etichetta indipendente fondata proprio dai TARM.
Il live si apre con i brani del nuovo album: Caramella, Calamita e Bengala, poi entra in scena Andrea Poltronieri che accompagna con il suo celebre sax C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno. Sono solo i primi brani ed il pubblico è già in visibilio: esplode con un boato ai primi accordi di ogni pezzo.
Nella scaletta non mancano i brani storici che rendono il concerto un vero riassunto di questi primi 25 anni di TARM, un percorso musicale multiforme e sempre incline alla sperimentazione e alla contaminazione.
Quello che rimane invariato dalle origini ad oggi è la genuinità di una ricerca artistica lontana dai condizionamenti del mercato e un atteggiamento sul palco che li fa apparire dei simpatici, romantici anti eroi del rock.
(16 Aprile 2019)