Circus Sea arriva a La Spezia

In mare non esiste neanche il considerare una alternativa, ogni vita è sacra e si aiuta chi ha bisogno, stop. Questa frase era più di un mantra. Era un vero e proprio atto di devozione”. 

(Davide Enia appunti per un naufragio)

Foto e articolo di Andrea Mancuso

Una linea piatta all’orizzonte, azzurro, calmo, lo vedo scorrere intervallato da gallerie che sembrano infinite, attraverso il finestrino del vagone di seconda classe. Il mare, protagonista silenzioso dello spettacolo al quale sto per assistere. Circus Sea arriva a La Spezia: Circo Galleggiante raccoglie l’invito di AltroCirco, piattaforma nazionale per la promozione del circo sociale in Italia, ed organizza un cabaret con l’idea di sostenere Mediterranea nel suo operato di monitoraggio e soccorso sulle rotte dei migranti.
Non ci vuole molto a riconoscere il civico n°1 di via Castelfidardo, i volantini dello spettacolo sono affissi ovunque, il cortile a corte che si apre attorno ai palazzi che fanno da cornice è gremito di persone. I bambini giocano fra loro, gli adulti mangiano e chiacchierano durante l’aperitivo organizzato per intrattenere, in attesa che lo spettacolo incominci. Scende il tramonto, l’ora è arrivata. Due trampolieri si aggirano fra gli astanti invitandoli ad entrare nella palestra all’interno del cortile che ospiterà l’evento. All’interno vengono distribuiti dai volontari di Circo Galleggiante, dei giubbotti salvagente per una foto di rito.

Ci si accomoda, i più piccoli in prima fila attorno al tappeto rosso che delimita il palco, ognuno prende posto sulle panche in legno o seduti a terra sul pavimento antiscivolo della palestra. È buio, ad un tratto un fascio di luce illumina il palco, entra il capitano, si salpa. Durante la traversata si susseguono numeri di giocoleria, danza acrobatica, funi, cabaret e musica. Risate, stupore, applausi, tanti, con un picco di emozione durante l’esibizione della compagnia Danzabilmente, il tutto orchestrato magistralmente dal capitano Federico Faggioni ed il suo mozzo Chiara Martini

Stiamo per attraccare, l’ultimo messaggio è un brano letto da appunti per un naufragio, di Davide Enia, per poi concludere con tutti gli artisti per il saluto finale.

«Lampedusa da lampas, la fiaccola che risplende nel buio, luce che sconfigge lo scuro.

Che dici, lo aggiungo al romanzo, zio?”

Sì, mettilo alla fine, è bello concludere con la luce e con la resistenza.”»

Le fiaccole resistenti che hanno partecipato sono:
La Compagnia Begheré – Viareggio
Samuele Mariotti – Firenze
Andrea Vanni – Lucca
Stefano Locati– Milano
Amalia Ruocco – Modena/Napoli/mondo
Danzabilmente – La Spezia
Buffa – Artista di strada– Massa
BRIGHèLA – La Spezia
Andrea Bonomi – La Spezia
I ragazzi del CAS Cittadella della Pace Pegazzano- Ritmazione – La Spezia
Francesco Pellegrotti Pelle – La Spezia
Agostino Cor e Bugo – Genova
Compagnia dei Baffardelli – Carrara
Irene e Marci Capovolta Corsi PerTutti – Pontedera

(Venerdì 19 aprile)