Saltimbanchi Senza Frontiere al Piccolo Teatro Aperto

Testo di Helga Bernardini; Foto di Helga Bernardini e Andrea Mancuso

Il 17 Aprile davanti al Piccolo Teatro Occupato, i Saltimbanchi hanno realizzato un flash mob per raccontare la realtà di un anno di fermo dell’arte di strada.

Hanno divertito e commosso dimostrando con giochi e gesti l’assurdità delle norme che hanno regolato le nostre vite nell’ultimo anno “(…) A messa potete andare, al cinema a vedere la messa si può, al cinema a vedere il cinema è pericoloso (…)”.

Al termine della performance di giocoleria, clownerie e mimo, con queste parole gli artisti hanno chiamato l’applauso che è arrivato pronto e commosso da parte di un pubblico profondamente bisognoso di colore, poesia e divertimento:

“Alzatevi saltimbanchi. Alzatevi coi vostri nasi rossi. Voi esseri alti, bassi, stretti , larghi, girovaghi, a vostro modo sempre buffi. Alzatevi. Voi che non siete certificati attori, né ballerini, né poeti, né musicisti.

Non portate il bollino ministeriale per quanto siate capaci di portare meraviglia e stupore. Siete ombre alla cui luce dei riflettori ubbidirete, come falene ammaestrate e divertenti.

Alzatevi, o voi, su cui da centinaia di anni cadono i fulmini ed i lampi del cielo nero dell’ordine costituito, silenziatore delle piazze. Alzatevi perché voi, più di altri, avete coscienza del paradosso per cui con il raccontare storie non si mangia, ma si crea l’immensa, indispensabile, storia collettiva dell’umanità.

Alzatevi per l’ultimo applauso che forse arriverà dalla terza fila.

Saltimbanchi si diventa, si muore e si rinasce.”

I Saltimbanchi hanno regalato un’atmosfera dimenticata, un’isola piena di colori sgargianti, una visione d’incanto, uno spazio spontaneo e vitale, dove destrezze, prodigi e goffaggine fondevano insieme tutto il loro fascino per offrire agli spettatori un respiro altro da quello che abita questa città privata del teatro.

Sono corpi in movimento, ma la loro leggerezza è fuori dal comune, la loro libertà diventa una prodezza di cui la grigia umanità è incapace.

I giullari, si sa, hanno un’eccentrica superiorità rispetto al potere, ne deridono le aberrazioni, mettono a nudo i soprusi e non tacciono le ingiustizie (Rita Pelusio)

21 Aprile 2021